Trump, AI & Charlie Kirk
Il dibattito sull'agenda AI di Trump, sull'esperimento del chatbot di Truth Social e sui video AI dopo la morte di Charlie Kirk si è intensificato negli ultimi giorni. La nuova politica AI di Trump si concentra su aspetti diversi rispetto al governo precedente, Truth Social sta testando un proprio chatbot di ricerca AI e dopo l'omicidio di Charlie Kirk circolano clip generate dall'AI sui social media. Questo testo esamina i fatti, i dati e le posizioni verificabili per consentire una rapida comprensione dei punti sicuri, controversi e rilevanti.
Politica AI di Trump
Da gennaio 2025, il governo statunitense sotto il presidente Donald Trump persegue una nuova linea sull'AI. Con l'Ordine Esecutivo del 23 gennaio 2025 sono stati abrogati i precedenti orientamenti del governo precedente e è stato avviato un cambiamento di rotta verso la "leadership americana nell'AI". Il 10 luglio 2025 è stata pubblicata la "America’s AI Action Plan", che articola gli orientamenti politici. Il 23 luglio 2025 Trump ha firmato tre decreti chiave sull'AI, tra cui "Preventing Woke AI in the Federal Government". Questo decreto obbliga i fornitori a evitare o a divulgare i pregiudizi ideologici dei loro chatbot negli appalti governativi. Una scheda informativa della Casa Bianca e rapporti di AP News spiegano i dettagli.
Chatbot AI di Truth Social
Parallelamente, la piattaforma di Trump, Truth Social, sta sperimentando un proprio chatbot di ricerca AI ("Truth Search AI") basato su Perplexity. I primi test hanno mostrato che il bot a volte fornisce risposte che contraddicono le affermazioni di Trump – ad esempio sulle elezioni del 2020 o sui dazi, come ha riportato il Washington Post il 10 agosto 2025. Rapporti di Wired dell'8 agosto 2025 hanno inoltre indicato che Truth Social filtra pesantemente la selezione delle fonti del bot verso i media conservatori. Perplexity descrive questo come un legittimo "filtro di dominio" nella sua documentazione.

Quelle: fastcompany.com
Un tweet virale che mostra un presunto video generato dall'AI di Donald Trump ha scatenato ampie discussioni sull'autenticità dei media digitali.
La morte di Charlie Kirk e l'AI
Charlie Kirk è stato il fondatore di Turning Point USA (TPUSA), un'organizzazione giovanile conservatrice. Ha plasmato il movimento MAGA per anni e ha contribuito in modo significativo alla mobilitazione di giovani elettori conservatori, come dimostrano le analisi di PBS, ABC News e The Guardian. Il 10 settembre 2025, Kirk è stato ucciso durante un evento presso la Utah Valley University; la sua morte e le indagini hanno dominato i notiziari da allora, come ha riportato Reuters. Dal 14 settembre 2025, sono circolati video post-mortem generati dall'AI, in cui una voce sintetica di Kirk pronuncia messaggi di conforto e di battaglia. The Daily Beast ha documentato esempi e l'effetto virale, in particolare su TikTok e X.

Quelle: en.newsner.com
Il dibattito sui contenuti generati dall'AI ha raggiunto il culmine quando un video di Donald Trump, che riguardava Charlie Kirk, ha causato scalpore.
Dibattiti e critiche
I sostenitori della nuova linea sull'AI sostengono che lo stato dovrebbe acquistare un'AI neutra, non "guidata" ideologicamente; gli sviluppatori dovrebbero quindi divulgare le linee guida. Questo è il fulcro dell'Ordine Esecutivo "Preventing Woke AI" del 23 luglio 2025. Fortune e AP sottolineano che l'industria tende ad accogliere questo "modello di divulgazione anziché di divieto", ma vede rischi se la politica e la lotta culturale intervengono nel controllo del modello.
I critici avvertono che la "neutralità ideologica" è difficile da misurare, e una cornice politica potrebbe portare all'autocensura o all'illusione di obiettività. AP evidenzia che i grandi modelli linguistici (LLM) presentano distorsioni intrinseche dai dati di addestramento e che la "neutralità" non è un semplice interruttore. Una definizione di base di cosa siano gli LLM e perché tendono alla distorsione è fornita da Wikipedia.
Per quanto riguarda il chatbot "Truth Search AI", il dibattito si accende sulla gestione delle fonti: il Washington Post mostra contraddizioni rispetto alle tesi di Trump, Wired documenta il forte filtraggio dei domini conservatori; Perplexity documenta apertamente il filtraggio di dominio tecnicamente possibile nella sua documentazione API.
I video AI "dall'aldilà" su Charlie Kirk sollevano una discussione etica: è lecito usare massivamente una voce sintetica di una persona reale, appena deceduta, per scopi di mobilitazione? Il fenomeno è documentato, ma la valutazione è polarizzata, come ha mostrato The Daily Beast. In sostanza, tali video sono intesi come "Deepfake", cioè contenuti mediatici sintetizzati con l'AI che imitano persone in modo ingannevolmente realistico, come spiega Wikipedia.
Impatto e prospettive
La combinazione "trump ai charlie kirk" è di tendenza per diverse ragioni: in primo luogo, i decreti di luglio spostano visibilmente il focus della politica AI degli Stati Uniti, il che ha un'immediata rilevanza per le autorità, gli appalti e i fornitori. In secondo luogo, un ecosistema a guida presidenziale, con "Truth Search AI", testa quanto si possano curare le risposte senza perdere credibilità – un test di stress per la trasparenza, l'ampiezza delle fonti e la tolleranza agli errori, come hanno riportato Wired e il Washington Post. In terzo luogo, lo shock per l'omicidio di Kirk mostra quanto rapidamente gli strumenti AI possano influire sul dolore collettivo, sulla mobilitazione e anche sulla disinformazione, come hanno documentato TIME e The Daily Beast.
Per piattaforme e media ne consegue: etichettatura, contesto e moderazione diventano più importanti. YouTube, ad esempio, ha introdotto nel 2025 nuove funzioni di trasparenza dell'AI, che dovrebbero rendere i contenuti generati più riconoscibili. Per il pubblico ciò significa: verificare le fonti, riconoscere i modelli e fare attenzione quando i media sintetici innescano emozioni particolarmente forti.
Per la politica e l'amministrazione, la strada da seguire è in tre punti: in primo luogo, operacionalizzare chiaramente i criteri di acquisto, in modo che la "neutralità" non diventi una formula vuota, come mostra l'Ordine Esecutivo del 23 luglio 2025. In secondo luogo, strutturare l'audit e la divulgazione in modo da non soffocare l'innovazione, ma da rendere visibili manipolazioni e filtri nascosti, come ha analizzato Fortune. In terzo luogo, normare l'uso sociale delle ricostruzioni postume con l'AI: cosa è rispettoso, cosa è ingannevole? L'ondata attuale su Kirk mostra l'urgenza, come ha evidenziato The Daily Beast.
Quelle: <p>Donald Trump e Charlie Kirk durante un'apparizione congiunta, molto prima che le controversie sui contenuti generati dall'AI portassero la loro relazione al centro dell'attenzione.</p>
Quelle: YouTube
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Il trittico politica, prodotto e pubblico rimane: la politica stabilisce incentivi e limiti, i prodotti li operacionalizzano in codice e interfacce, il pubblico decide con il proprio comportamento quali contenuti ottengono visibilità. Le prossime settimane mostreranno se i decreti governativi saranno tradotti in chiare regole di appalto, se "Truth Search AI" aumenterà l'ampiezza delle sue fonti o continuerà a curarle, e se le piattaforme etichetteranno più rigorosamente i clip AI postumi. Per il pubblico ciò significa: verificare con calma, cercare selettivamente le fonti primarie e considerare le contraddizioni come un'opportunità per imparare.
Chi vuole approfondire l'agenda ufficiale sull'AI, trova la raccolta di fatti della White House e il documento d'azione online; a complemento, vale la pena di consultare l'inquadramento della stampa economica, come ha riportato Fortune. Per contestualizzare il ruolo di Kirk e le conseguenze della sua morte, sono utili i dossier di PBS, Reuters e TIME.